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Beniamino Gigli

 

:: Biografia

Tenore lirico fra i più popolari nella prima metà dello scorso secolo, alternò la sua attività fra i palchi d’opera e gli studi di registrazione, lasciando una discografia di circa 800 titoli – a partire dal 1918 fino alla scomparsa, su etichetta Voce del Padrone (tranne il periodo 1925/1932, su etichetta Victor) - fra cui oltre un centinaio di canzoni (in italiano, in dialetto napoletano e in inglese), come “Mamma”, “O sole mio”, “Torna a Surriento”, “Funiculì funiculà”, ma anche “Papaveri e papere”, “Anema e core”, “La paloma”, partecipando inoltre a numerosi film in cui interpretava i suoi successi. Diplomatosi al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, nel 1914, nello stesso anno vince un concorso per cantanti lirici che gli apre la carriera, e nel 1915 si esibisce a Palermo nel “Mefistofele” di Boito, che diventerà uno dei suoi cavalli di battaglia. Decisivo il triennio 1917/20: fa una tournée in Spagna, incontra Mascagni e viene chiamato da Arturo Toscanini alla Scala di Milano dove, sempre con “Mefistofele”, conquista la platea. Nel 1920 raggiunge la popolarità al Metropolitan di New York, sancendo lo storico sodalizio con l’impresario Gatti-Casazza, che gli cambierà definitivamente la carriera rendendolo artista fra i più acclamati sulla scena internazionale, grazie a tournées in numerosi Paesi.