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Franco Nebbia

 

:: Biografia

Inizia la sua carriera come musicista jazz a Roma nel 1949, fondando la Roman New Orleans Jazz Band, e a partire dagli anni ’50 è tra i precursori della canzone impegnata in Italia, collaborando con la compagnia de I Gobbi, con Domenico Modugno (ai suoi esordi) e scrivendo alcune canzoni per Laura Betti. Nel 1963 si trasferisce a Milano e – nel momento più felice del cabaret milanese – fonda il Nebbia Club, che (in alternativa al Derby Club) diventa polo di riferimento per autori come Enrico Vaime, registi come Massimo Castri, produttori come Roberto Dané e artisti fra i più significativi della canzone d’autore e politica dell’epoca; dopo aver realizzato alcuni 45 giri per la Saar con brani in stile nonsense da lui firmati (“Borsa cha cha”, “Vademecum tango” ed altri), incide su CGD l’album “Una sera al Nebbia Club”, cui segue – nel 1973 – “L’amore è una cosa pericolosa” su Zodiaco, dedicato a una rivisitazione ironica dell’erotismo (e comprendente l’unica canzone di cui Umberto Eco abbia scritto il testo, “Hai trasferito i capitali in Svizzera”, su musica dello stesso Nebbia). Finita la stagione d’oro del cabaret, torna a Roma e per sette anni conduce il programma radiofonico “Il gambero” – chiamato a sostituire Enzo Tortora – partecipando inoltre saltuariamente a realizzazioni diverse sul fronte del cinema e del teatro. Poco prima di morire (all’età di 57 anni, per un infarto) si aggiudica il Premio della Satira di Forte dei Marmi.