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Massimo Ranieri

 

:: Biografia

Fin da giovanissimo si fa le ossa come cantante esibendosi in matrimoni e feste di piazza, con lo pseudonimo di Gianni Rock, quindi - notato grazie alle insolite doti vocali da Enrico Polito, che decide di produrlo - approda alla CGD, etichetta su cui (dopo qualche singolo con discreti esiti) decolla nel 1969 con “Rose rosse”, che vince il Cantagiro. Da allora inanella bestsellers a raffica, come “Se bruciasse la città”, “Io e te”, “Via del Conservatorio”, “Erba di casa mia” ed altri. A partire dalla metà degli anni ‘70 i suoi interessi si orientano sempre più verso il teatro, il cinema e l’approccio filologico al repertorio tradizionale della canzone napoletana - in questa chiave incide numerosi classici - anche se non abbandona del tutto il terreno della canzone mainstream: nel 1988 vince il festival di Sanremo con “Perdere l’amore”, e a Sanremo (ma questa volta al Premio Tenco) torna nel 2005, proponendo con Mauro Pagani una rilettura di canzoni di Napoli.